Martinetti piatti



Le prove con i martinetti piatti sono prevalentemente impiegate nella diagnostica di edifici e strutture in muratura. Sono condotte direttamente in situ sulla muratura esistente, utilizzando un metodo non distruttivo e consentono un'indagine sperimentale sulle effettive condizioni statiche della struttura, sullo stato tensionale e sul modulo elastico. Si esaminano solitamente più punti, per avere un campione rappresentativo dei risultati.


Determinazione dello stato tensionale

Il metodo utilizza un solo martinetto piatto applicato in un punto della struttura. La tecnica si basa sulla variazione dello stato tensionale di una piccola area di muratura.

In una prima fase si annulla lo stato tensionale, effettuando un taglio orizzontale perpendicolare alla superficie. In una seconda fase, si ripristina lo stato iniziale, per mezzo di un martinetto piatto
L'annullamento dello stato tensionale permette l'avvicinarsi delle due parti di muratura divise dal taglio e, questa deformazione, è rilevata da estensimetri che hanno riscontro in due punti simmetricamente opposti rispetto al taglio.

All'interno del taglio è successivamente collocato il martinetto piatto e ne è gradualmente incrementata la pressione fino a quando si annulla la chiusura dovuta al taglio effettuato nella muratura. A questo punto la tensione scambiata dal martinetto sulla muratura è identica a quella esistente prima del taglio, corretta da alcuni fattori che tengono in dovuta considerazione il rapporto tra l'area del taglio e quella del martinetto nonché le caratteristiche di rigidezza di quest'ultimo.

Il controllo della posizione delle due parti in muratura è eseguita tramite misure di convergenza in punti diversi mediante un estensimetro meccanico rimovibile. È opportuno che il posizionamento di ciascun punto di misura, interessi un tratto a cavallo dell'intaglio sufficientemente ampio e che trovi riscontro su elementi metallici muniti di una sede conica adeguatamente fissati alla muratura.


Determinazione del modulo elastico

La prova si prefigge di valutare le caratteristiche di deformabilità locali della muratura e condurre un'analisi circa la legge sforzi-deformazione della muratura.

Una piccola porzione di muratura è interessata dall'effetto di compressione monoassiale esercitato da due martinetti piatti disposti nei giunti di malta della muratura in cui sono precedentemente effettuati due tagli orizzontali e perpendicolari alla superficie, ad una distanza di circa 50 cm.

La tensione scambiata dal martinetto sulla muratura è corretta da alcuni fattori che tengono in dovuta considerazione il rapporto tra l'area del taglio effettuato nella muratura e quella del martinetto nonché le caratteristiche dello stesso.


Il martinetto piatto

È costituito da lamiera di acciaio speciale, dello spessore di circa 1 mm e può avere forma rettangolare, con lati in proporzione di 2:1, oppure semicircolare. L'altezza è compresa tra 4 e 6 mm. Il martinetto deve essere opportunamente tarato per la misura della propria caratteristica pressione-forza-deformazione.


Impianto idraulico di carico in dotazione al laboratorio

Consiste in una tubazione idraulica ad alta rigidezza radiale e capace di sopportare le pressioni previste e una pompa idraulica manuale.

La pompa, una Glötzl M2H16, a piccola corsa, è dotata di rubinetto e valvola di non ritorno, di buona tenuta, un regolatore fine della pressione e una coppia di manometri ad alta precisione per la misura della pressione con differenti portate (10 e 60/100 bar). Il liquido usato è una miscela molto fluida in modo da ridurre i fattori di disturbo come le perdite di carico.